Il temporale è un fenomeno atmosferico accompagnato spesso da fulmini, vento e precipitazioni che nel volgere di una mezz'ora può scaricare sul nostro abbigliamento dalle 30 fino anche a IOO volte la quantità d’acqua che cade in una giornata di pioviggine.
Il suo primo effetto, quindi, è di infradiciarci, a meno che non siamo straordinariamente ben protetti a livello di abbigliamento. Naturalmente va considerata anche la riduzione della temperatura apportata da questo fenomeno, che, in montagna è molto più frequente al pomeriggio.
In quei casi temiamo soprattutto i fulmini; non appena scoppia un temporale, guardiamoci intorno e valutiamo se siamo noi il bersaglio preferito da un fulmine:
Se siamo in zona alta ed esposta, ad esempio una cresta montana, ridurremo il pericolo di folgorazione scendendo di un paio di centinaia di metri, considerando che il fulmine “decide” dove atterrare negli ultimi 150 metri della sua corsa.
Tenendo però conto che, anche di corsa, anche su sentiero buono o sterrato, a scendere 2OO metri impiegheremo circa mezz’ora.
Se la discesa è ripida, viscida e ci espone al rischio di una caduta catastrofica, ragioniamo!
I temporali possono durare anche meno di un quarto d'ora.
Quindi in certi casi è meglio sedersi sullo zaino, poggiandovi anche i piedi (isolandosi così dal terreno ed offrendo il nostro profilo più basso a un eventuale fulmine) coprendosi e attendendo che il peggio passi, piuttosto che rischiare altro..
Il temporale può essere accompagnato da una grandinata, e se i grani sono grandi, i fulmini diventano l'ultimo dei vostri problemi, ed a questo punto è meglio
rannicchiarsi sotto lo zaino.