L'ORIGINE DEL CARATO
Sapevate che il lessema carato deriva da qirat, ossia carrubo?
Una pianta avente semi particolarmente simili e per questo usata fin dall’evo antico come parametro nelle operazioni di peso.
In gioielleria esistono due ordini di classificazione:
Si riteneva che il loro peso fosse sempre costante e uguale a 1/5 di grammo.
Il carato fu rapportato e definito con precisione solo nel 1832 in Sudafrica, il luogo di maggior produzione ed esportazione di diamanti del mondo, dove ne fu stabilita la connessione con il sistema metrico decimale: pesando con una bilancia a braccia uguali più semi di carruba ed eseguendo poi la media aritmetica dei valori ottenuti ne derivò un valore pari a circa 0,2 grammi.
LA PIANTA
Il carrubo (Ceratonia siliqua), appartenente alla famiglia delle leguminose, è un albero sempreverde, robusto, a chioma espansa, che può raggiungere un'altezza di 9–10 m.
Ha una crescita molto lenta, anche se è molto longevo e può diventare pluricentenario. (come quello in foto)
La fioritura avviene in agosto-settembre e la maturazione si completa tra agosto e ottobre
I frutti, dal sapore naturalmente dolce e simile al cacao, chiamati popolarmente carrube, sono dei grandi baccelli indeiscenti lunghi 10–20 cm, spessi e cuoiosi, che quando maturati, nel periodo compreso tra agosto e ottobre dell'anno successivo alla fioritura che ha dato loro origine, diventano marrone scuro.
Presentano una superficie esterna molto dura, con polpa carnosa, pastosa e zuccherina che indurisce col disseccamento.
I frutti permangono per parecchio tempo sull'albero e hanno maturazione molto scalare per cui possono essere presenti, allo stesso tempo, frutti secchi di colore marrone, e frutti immaturi di colore più chiaro.
LA FARINA DI CARRUBA
Dal frutto si può ottenere una farina della polpa, essiccandola; una farina di semi dalla loro tostatura e macinazione; infine uno sciroppo che viene utilizzato per addolcire piatti o bevande. La carruba è un concentrato di salute perché ha proprietà antiossidanti, è un probiotico che disinfetta l’intestino riequilibrando la flora batterica. Contiene vitamine del gruppo A e B, magnesio, potassio e ferro. È un alimento privo di glutine, quindi perfetto per i celiaci. La farina di carruba in cucina è un ottimo addensante naturale per creme dolci, salse, confetture, gelati e vellutate.
A causa dell'elevato contenuto in tannino, la polpa dei frutti può avere effetto irritante, se assunta in grande quantità.