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Cammino dell'Alta Murgia

immersi nel paesaggio carsico attraverso sentieri agropastorali

Un viaggio a piedi di 4 giorni attraverso il Parco Nazionale Alta Murgia, l'area nord-occidentale e con i rilievi più alti, di un vasto ed imponente blocco calcareo ondulato, l'altopiano carsico delle Murge, che a partire da 65 milioni di anni fa, è emerso dal mare ed è ora dominato dalla presenza di caratteristiche rocce aguzze che ricordano la forma di uno dei fossili marini presenti in questo territorio: il murice (Murex  sp.) > murgia

Sosteremo in stupende masserie, attraverseremo boschi di querce, lungo gli antichi tratturi della transumanza scopriremo jazzi e poste, percorreremo mulattiere panoramiche per ammirare pagliari e pescare antiche e raggiungere la corona ottagonale: Castel del Monte.

La sensazione di questi 80 km di cammino sarà quella di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti caratterizzati dagli odori pungenti della mentuccia e del timo selvatico nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi che foraggiano greggi di pecore, tra l'evidente giallo della ferula, incontrando orchidee spontanee e osservando rapaci, come i falchi grillai.

In questa terra,  imperatori, contadini, pastori, boscaioli, insieme al clima, hanno reso unico il paesaggio e la sua cultura.


29/03 | Prima tappa: il costone murgiano

Lunghezza 21 km
Livello difficoltà E - media
Dislivello +470 m  / -608 m
Tempo percorrenza 8 h (soste incluse)
Fondo stradale sentieri boschivi, carrarecce

Si parte dalla Foresta Acquatetta, l'area boschiva più estesa della provincia BAT, nonché uno dei più grandi di Puglia. Qui si è verificato uno sviluppo spontaneo di esemplari di roverella e di specie tipicamente mediterranee come la quercia spinosa o il leccio.

Al suo interno si scoprono luoghi unici, incontreremo un inghiottitoio carsico profondo circa 90 metri, la Voragine Il Cavone, la cui imboccatura sembra quasi nascondersi nel bel mezzo del bosco. 🌳

Facciamo una breve sosta al Riparo del Cavone, utilizzato nel passato come rifugio per i pastori di passaggio, e dove vi sono presenti incisioni rupestri dell'età dei Metalli, e poi continuando, un bellissimo e panoramico sentiero tortuoso immerso nel bosco ci permette di attraversarlo e di raggiungere le particolari Cave di Bauxite, un  suggestivo e raro paesaggio rosa. Non siamo nel Grand Canyon, neppure in Australia, ma in un suggestivo e raro paesaggio made in Murgia. Le cave si presentano principalmente di colore rosso ruggine con sprazzi di rosa in quanto la bauxite è un minerale composto prevalentemente da ossidi e idrossidi di ferro e alluminio. Addentrandoci all'interno di una di esse si può ammirare la particolarità di questo luogo, un atipico spettacolo naturale. 💗

Continueremo lungo il panoramico costone murgiano fino alla conquista della Rocca del Garagnone, 🏰 definito castello invisibile, (perché abilmente costruito su di uno sperone roccioso e da materiali provenienti dall'altura). Dalla sua vetta lo sguardo spazia per chilometri nella variopinta Fossa Bradanica, una valle nella quale affiorano depositi in prevalenza argillosi e dove scorrono i torrenti Basentello e Roviniero. Qui ci troviamo al centro di una rete castellare a controllo del territorio murgiano, frontalmente visibile su di una collina c'è Monteserico, il castello solitario, e alle nostre spalle, il Castel del Monte, luogo di arrivo di questo cammino. Infine scenderemo a valle per terminare la nostra prima tappa nella piccola Poggiorsini (BA).


30/03 | Seconda tappa: carsismo

Lunghezza 22 km
Livello difficoltà E - media
Dislivello +349 m  / -304 m
Tempo percorrenza 8 h (soste incluse)
Fondo stradale sentieri boschivi, carrarecce

Poggiorsini si affaccia sulla Basilicata, le colline della valle del torrente Roviniero sono come un dipinto 💛

Un tempo fu feudo della famiglia Orsini che diede il proprio nome al paese.  Fu popolato sin dal Paleolitico antico, anche grazie alla presenza di sorgenti d'acqua perenni che ancora scaturiscono nelle sue prossimità. E fu una stazione della Via Appia antica e del Tratturo Melfi-Castellaneta. 🐑 Nel Medioevo il suo territorio fece parte del feudo di Castel Garagnone che fu fondato nel 1048 da Robertus Guaragna, uno dei cavalieri normanni, giunti per primi in Italia meridionale. Nel 1220 Federico II proclama di aver edificato a fundamentis. In realtà lo ha ricostruito o riadattato. Insieme col castello è citata una domus, una residenza. 🏰

💧 Lasceremo il paese per intrufolarci nel Bosco Trullo di Sotto, che costeggia Lama Torta e la sua Grotta dei Serpenti, dopo averlo attraversato, arriva il momento di una pausa in luogo quieto e incantevole: lo stagno di Taverna Nuova: stagionale e di origine carsica, caratterizzato dalla presenza di tre grandi alberi e da anfibi molto particolari, nonché luogo di sosta di molte specie di uccelli stanziali e migratori.

🌾 Riprendendo il cammino, intraprendiamo la via per Torre Disperata (686 metri s.l.m.), il punto più alto di tutto l'altopiano carsico delle Murge, attraverso questa pseudosteppa murgiana potremo osservare una gran parte dell'Alta Murgia, che corrisponde all'area nord occidentale, nonché la parte più elevata di questo caratteristico altopiano ondulato fatto di pascoli rocciosi che svelano querce solitarie, antiche masserie e greggi in movimento. Da dove poter ammirare a nord Castel del Monte e alle sue spalle il promontorio del Gargano, la cattedrale di Trani affacciata sul mare e verso ovest il Monte Vulture e la dorsale dell'Appennino Lucano.

La strada si fa in discesa fino a raggiungere Torre di Nebbia, un'antica masseria costruita interamente in pietra agli inizi del 1800.


31/03 | Terza tappa: la pseudosteppa

Lunghezza 21 km
Livello difficoltà E - media
Dislivello +322 m  / -376 m
Tempo percorrenza 8 h (soste incluse)
Fondo stradale sentieri boschivi, asfalto

Il terzo giorno inizia nel segno della storia e della ruralità, visiteremo prima la Pescara degli Antichi, una vasta dolina che caratterizzata dalla presenza nel punto più profondo di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e deve il suo nome al fatto che lì da tempo immemorabile andavano ad abbeverarsi greggi e mandrie.

🧊 Poi la Necropoli di San Magno dell'età del Bronzo e la sua bellissima chiesetta neviera, del 1128. Nel piano inferiore è presente una profonda vasca simil piscina la quale in inverno veniva riempita di neve che, ben pressata, si trasformava in ghiaccio.

🌳 Dopodiché giungeremo nel Bosco Scoparello, 300 ettari dominati dalla presenza delle querce roverelle (alcune secolari), ma non solo.. rosa canina, biancospino, asfodeli, asparagi e numerosissime piante officinali a caratterizzare questo bosco parte integrante del territorio del Parco Nazionale Alta Murgia.

Concluderemo la tappa a Poggio Ferrata: dove troveremo piatti semplici, genuini e della tradizione locale, preparati con prodotti freschi e di stagione, coltivati in quest'azienda, condotta da diverse generazioni già dai primi anni del 1900, una delle prime aziende agrituristiche in Puglia e pioniera nell’agricoltura biologica.


01/04 | Quarta tappa: imperiale

Lunghezza 24 km
Livello difficoltà E - media
Dislivello +504 m  / -415 m
Tempo percorrenza 9 h (soste incluse)
Fondo stradale sentieri boschivi, carrarecce

E' l'ultimo giorno, e tra noi e la corona di pietra ottagonale, c'è prima di tutto da attraversare il suggestivo Bosco Scoparello in cui è situato lo Jazzo del Demonio ed il suo antico mungituro nel quale vive una quercia roverella monumentale plurisecolare.

😈 Il nome di questo antico recinto in pietra a secco per il ricovero delle greggi durante la transumanza, è dovuto ad una leggenda che vi racconteremo sul luogo. 

Lungo sentieri e attraversando il Ponte dell'Acquedotto Pugliese che domina dall'alto il querceto, ci ritroveremo a percorrere lo storico tratturello Canosa di Puglia - Ruvo di Puglia che ci porterà ad intraprendere un tratto del Sentiero Italia, e dopo aver costeggiato il Bosco Cecibizzo, balzerà agli occhi il Pagliarone di Bagnoli, un grande pagliaro usato come "casedda" per un massaro e dotato di mangiatoia, adibito a stalla per gli animali da soma, un pavimento di chianche e di un pollaio interno.

Ripreso il cammino, eccolo! che compare.. Affascinante e misterioso, pare una corona di pietra ottagonale.

Isolato su un’altura delle Murge, da dove si domina un panorama vastissimo.  Una forma e posizione imponente e inquietante.

Uno stupendo sentiero in discesa tra casedde e pagliari ci permetterà di arrivare ai piedi del Castel del Monte. 👑

L'unico documento in cui si parla del castello è una lettera inviata da Gubbio, nel gennaio 1240, dall'imperatore svevo Federico II al giustiziere di Capitanata, Riccardo di Montefuscolo, ci parla di lavori di copertura da eseguire in relazione al «castro quod apud Sanctam Mariam de Monte». Successivamente l’edificio ha assunto i ruoli di prigione e di residenza ducale. Passato attraverso varie dominazioni e proprietà di diversi signori, per lungo tempo, dopo ripetuti saccheggi e spoliazioni, è stato rifugio di pastori e di ladroni (specialmente nel secolo XVIII). Acquistato come rudere dallo Stato italiano nel 1876 per 25.000 lire, da allora è stato sottoposto a continui restauri; i più recenti ne hanno recuperato l’antico splendore.

Dopo la visita del castello, concluderemo il nostro cammino all'Agriturismo Masseria Tarantini per l'ultima cena e pernottamento di questa avventura.


Equipaggiamento base

🥾 Scarpe da trekking.

🎒 Zaino da trekking, abbigliamento tecnico per camminare, indumenti di ricambio, felpa, giacca a vento impermeabile, cappello, telo.

💧 Borraccia con acqua a sufficienza.

Cosa poter aggiungere e come regolare e caricare lo zaino

Servizi

💚 Guida ambientale escursionistica

🩹 Copertura assicurativa

🌗 Pernottamenti, cene e colazioni in masseria

🍞 Pranzi al sacco ed acqua forniti da noi

🚍 Transfer dall'autoparcheggio custodito di Castel del Monte al punto di partenza della prima tappa

👑 Ingresso Castel del Monte

⌚ TREKKING GUIDATO:  280 € a persona

🚖 Trasporto bagagli compreso

❌ Assicurazione (facoltativa) contro l’annullamento: + 5 % del valore del viaggio

Clima

🌱 In inverno le temperature medie registrano valori di 1-6 °C, nel mese di gennaio si registrano minimi negativi e nevicate.

🌸 In primavera, quando è possibile osservare nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi le brillanti fioriture dei tulipani selvatici, dei gladioli e delle orchidee, la delicata colorazione della lucente stipa delle fate in fiore si associa al rosa dell'asfodelo o al giallo della possente ferula, mentre il cielo è dominato dai falchi.

🌻 In estate si hanno temperature medie intorno ai 30 °C. Le precipitazioni sono abbondanti. Tutto ciò rende questo paesaggio notevolmente dinamico, e sono due le stagioni consigliate per mettersi in cammino su questa percorso:

🍂 In autunno, fungaroli con cesti di vimini vagano tra i prati in cerca del cardoncello ciclamini e colchici colorano le nude pietre dei costoni rocciosi e dei numerosi muretti a secco. I brillanti colori dell’estate piano piano si tingono di arancio, rosso, marrone. Ed oltre ai colori sprigiona tanti profumi come quello dell'uva, nel periodo della vendemmia.


Pianificazione e accompagnamento a cura di Alessandro Sileno - guida ambientale escursionistica LAGAP

Organizzazione tecnica a cura  di Vacantioner Viaggi snc  - Bastia Umbra (PG)


Come arrivare

In aereo: ✈

Aeroporto Bari Palese (45 km)

In treno: 🚂

Da Bari o Barletta fino ad Andria e bus da Andria a Castel del Monte (servizio attivo dal 1° aprile al 1° novembre)

sito web: www.ferrovienordbarese.it; www.autolineeandriesi.it

In auto: 🚘

Autostrada A14 (Bologna-Taranto)

Autostrada A16 (Bari-Napoli), uscita Andria-Barletta S.S. 170 per 18 km circa.

sito web: www.autostrade.it