Percorrendo una stradina,
circondati da un assordante silenzio,
entriamo nella prima abitazione,
rimanendo a bocca aperta.. restiamo ad ammirare il fantastico panorama (calanchi) che un enorme apertura sulla parete frontale alla porta d'entrata, ci concede..
E quelle scale.. inevitabilmente adorate, da chi ama l'avventura :)
che ti portano sulla torre, il punto più alto di questa incantevole città fantasma..
Davvero unica.
A Praia a Mare, curiosi di vedere L'isola Dino, arriviamo al calar del sole, si fa buio, ma prima di tornare in 'patria' notiamo un campanile con uno dei quattro lati costituito completamente dalla parete rocciosa a cui è addossato.
Saliamo le scale e sbalordito mi trovo davanti all'enorme apertura di una delle tre grotte che ospita uno stupendo santuario. a dir poco affascinante.
Nel primo entroterra tirrenico, in provincia di Potenza, tra il monte Sirino e la costa di Maratea: un lago dalla suggestiva bellezza. Descritta come una lacrima divina tra i mari, i monti e le terme della Basilicata.
L'unica che unisse Calabria e Lucana..
La linea fu chiusa nel 1978 con la scusa di non aver mai avuto un buon traffico viaggiatori e merci. Un lungo viadotto a sei arcate ubicato poco oltre la stazione di Lagonegro.
Il ponte, fin dalla sua costruzione avvenuta nel 1915, è stato soggetto a lente e progressive deformazioni. L'abitato di Lagonegro infatti è sottoposto ad estese deformazioni gravitative lente, trovandosi in una regione attiva dal punto di vista tettonico. CONTINUA...
Ci presentiamo all'appuntamento con le guide del tutto ignari di quel che ci aspettava.. Dopo averci fornito di muta da sub, casco, torcia ci avviamo all'entrata delle grotte per la visita speleoturistica.
A dir poco spettacolare!
Guidati in sicurezza, controcorrente tra cascate, arrampicate, tuffi, nuotate, stalattiti, rane, buio assoluto, e poi alla fine.. riecco la luce.
Indimenticabile. CONTINUA...
A 1088 metri d’altitudine sul livello del mare, adagiasi a forma d’anfiteatro la cittadina superstite dell’antica Petra d’occidente.. CONTINUA...
Il percorso delle sette pietre, è un progetto che recupera un antico sentiero contadino di circa 2 km, che collega i Comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano e che si sviluppa su quote variabili: da 920 metri a Pietrapertosa scende fino a 660 metri nella valle attraversata dal torrente Caperrino e risale a 770 met ri a Castelmezzano. CONTINUA...
Questa pista ciclabile segue lo storico “fiume nascosto” della Puglia che attraversa ambienti unici e suggestivi contraddistinti da macchia mediterranea e dalle tipiche costruzioni coniche, i trulli.
Da Cisternino a Ceglie Messapica, per un totale di circa 10 chilometri, è il primo stralcio di un grande sistema della ciclovia dell'Acquedotto di oltre 250 Km.. CONTINUA...
A Casaletto Spartano, un piccolo borgo che custodisce uno dei tesori naturalistici più belli della nostra amata terra.
Sono i Capelli di Venere, una meravigliosa cascata che nasce dalle acque del Rio Bussentino..
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Percorrendo il fiume Lao in una spettacolare gola nel Parco Nazionale del Pollino.
Un esperienza fantastica, emozionante, adrenalinica ma in totale sicurezza, guidati da istruttori qualificati, abili e divertenti.
Adatto a tutti.
Scoprendo luoghi mozzafiato che non sono raggiungili normalmente.. CONTINUA...
Il torrente Raganello taglia il massiccio roccioso nella parte orientale del Pollino creando un canyon lungo 12 km e profondo fino a 400 metri. Il Canyoning si suddivide in 3 percorsi.
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Nei pressi di Savoia di Lucania,
ci si può immergere nel Vallone del Tuorno e nella sua natura più incontaminata e selvaggia, percorrendo sentieri tra cerri e carpini dai rami e dalle radici inestricabili, lungo il torrente e attraversando uno stretto cunicolo. Alla scoperta di sei cascate, alcune alte fino a 20 metri, che pochi ancora conoscono.
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